‘SviluppoImpresa, norma che guarda al futuro’
Da Pozzo e Agrusti concordi nel valutare positivamente il disegno di legge “nel metodo e nel merito”
Secondo Da Pozzo, “il mondo del terziario, che ha maggiormente subito gli effetti della crisi causata dalla pandemia, è molto soddisfatto di questo impianto normativo perché tiene conto delle difficoltà contingenti ma guarda al futuro e ai nuovi modelli che su cui l’economia dovrà basarsi per la ripresa. La ripartenza dipenderà anche dalla cornice nazionale che verrà data ai fondi europei”. Un plauso in particolare va alla centralità attribuita al turismo “un comparto – ha detto Da Pozzo – che fa da motore a tutti gli altri comparti e che giustamente viene sostenuto e migliorato”.
Per Agrusti “la norma è frutto di un confronto che andrebbe preso a modello anche per la riforma di altri settori, come la sanità. L’industria ha tenuto testa alla crisi, molti settori sono in ripresa, questo grazie ad un’assunzione di responsabilità diretta della categoria. Ora è giusto dare aiuto, puntare sulla ristrutturazione finanziaria e sull’ingegneria finanziaria innovativa, all’internazionalizzazione, nonché su un patto stretto e solidale tra settori economici”.
La giunta, è il commento condiviso dei presidenti, ha agito bene sia da un punto di vista tecnico che politico, salvaguardando gli strumenti del passato che hanno dimostrato la loro efficacia e intervenendo in quegli ambiti che adesso richiedono maggiore innovazione e coraggio.
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