Dopo il Covid sette goriziani su dieci torneranno a fare acquisti in Slovenia
29 Novembre 2020 – (Il Piccolo Gorizia) – Verrebbe da dire: meno male che le frontiere sono chiuse a causa del Covid perché, almeno così, le attività commerciali isontine (soprattutto benzinai e tabaccai) possono respirare, consapevoli però che – superata l’emergenza – tutto tornerà come prima con il solito esodo “di là”. E non andrà tuttobene. Questi i risultati della ricerca sulle imprese del terziario, realizzata da Confcommercio Fvg e da Ascom Confcommercio Gorizia in collaborazione con Format Research. Sono stati intervistati telefonicamente 400 consumatori e 250 imprese commerciale. Pierluigi Ascani, direttore della ricerca assieme a Daniele Serio, evidenzia come «il combinato disposto dell’impatto della pandemia sull’economia del territorio e del differenziale in termini di dispositivi fiscali tra il nostro Paese e la Slovenia rendono la situazione particolarmente complicata. Sette consumatori su 10 si recano normalmente oltre frontiera anche per acquisti di prodotti alimentari e il 73% delle imprese operative nella provincia di Gorizia soffrono in modo diretto (in termini di significativa riduzione dei ricavi) la concorrenza delle imprese con caratteristiche analoghe dei territori limitrofi oltre frontiera, pur continuando ad avere (le imprese di Gorizia) una struttura dei costi ed una fiscalità da sostenere da “impresa italiana”».
Il Piccolo