In Fvg crolla la domanda di mutui
Nel 2017, frenano le richieste per la casa, mentre crescono quelle per prestiti personali e finalizzati
L’ultimo aggiornamento del Barometro Crif, che rileva in modo puntuale l’andamento delle richieste di prestiti e mutui da parte delle famiglie (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online) interrogate su Eurisc – il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif che raccoglie i dati relativi ad oltre 85 milioni di posizioni creditizie – evidenzia dinamiche contrastanti.
Nello specifico, su scala nazionale l’anno 2017 nel suo complesso riflette il consolidamento delle condizioni congiunturali, caratterizzate dai tassi di interesse favorevoli e da una ripresa dei consumi e delle compravendite immobiliari. Se per i prestiti personali e finalizzati la crescita è stata decisa, il forte ridimensionamento delle surroghe – fenomeno che aveva inciso notevolmente sulle performance del 2016 – ha oscurato le buone performance dei nuovi mutui, che invece stanno supportando il mercato immobiliare.
FRIULI VENEZIA GIULIA. Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, dallo studio di Crif emerge come nel 2017 il numero di richieste di nuovi mutui e surroghe abbia fatto segnare una delle frenate più marcate dell’ultimo anno: con una contrazione pari a -15,8% rispetto allo stesso periodo del 2016 si pone ben al di sopra del dato medio nazionale (-10,3%). La dinamica osservata è sostanzialmente riconducibile al ridimensionamento generalizzato delle richieste di surroga e sostituzione, a fronte di una crescita dei nuovi mutui, che fanno segnare una accelerazione seppur non sufficiente a portare l’intero comparto in territorio positivo. Nello specifico, le province che hanno segnato le variazioni più consistenti in regione sono state Trieste e Gorizia, rispettivamente con -18,1% e -17,1%.
Relativamente agli importi medi richiesti, la media regionale risulta inferiore al dato italiano, con la provincia di Pordenone che fa registrare l’importo medio più alto con 111.115 euro, seguita da Udine (110.902 Euro). Per quanto riguarda il numero di richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di beni/servizi (quali auto e moto, arredo, elettronica ed elettrodomestici, ma anche viaggi, spese mediche, palestre ecc.), il Friuli Venezia Giulia registra una crescita complessiva pari a +1,9% (il valore più alto tra le regioni nel 2017) rispetto allo stesso periodo del 2016 e in controtendenza rispetto all’andamento rilevato a livello nazionale (-0,8%).
Scendendo maggiormente nel dettaglio, Pordenone spicca in testa alla classifica, con una variazione positiva del +4,4%, seguita da Udine (+3,6%). Solo la provincia di Trieste segna una contrazione del numero di richieste, con una flessione del -4,1%. In termini di importo richiesto, invece, la media per i prestiti finalizzati in regione è stata di 6.641 euro: la regione registra il secondo miglior risultato dell’anno in termini di crescita, con incrementi consistenti – rispetto al 2016 – in tutte le province. È la provincia di Udine a registrare l’importo medio più consistente – con 6.914 euro richiesti – seguita da Pordenone con un valore pari a 6.606 euro.
Per i prestiti personali nel semestre appena concluso, il Friuli Venezia Giulia ha evidenziato un incremento del numero di richieste, con un +4,6% rispetto al 2016: tale performance risulta tuttavia più contenuta rispetto alla crescita registrata a livello nazionale (+5,4%). In Regione, Pordenone conferma il trend rilevato già nel primo semestre 2017, risultando la provincia con la crescita più consistente (+7,8%). Recupera Gorizia, che si posiziona al secondo posto con una variazione pari a +6,4% rispetto all’anno precedente. Sull’altro versante della classifica regionale, si colloca invece Udine, con l’incremento più moderato, pari a +2,3%.
Per quanto riguarda l’importo medio dei prestiti personali richiesti, tutte le province registrano una crescita rispetto all’anno precedente pur mantenendosi sotto la media nazionale. Udine guida la regione con 11.987 euro.
“Il 2017 è stato un anno complessivamente positivo per il credito alle famiglie, soprattutto per quanto riguarda gli importi medi richiesti. Il rallentamento delle surroghe ha oscurato la buona performance dei nuovi mutui, che stanno supportando indiscutibilmente la ripresa del mercato immobiliare. Positiva anche la dinamica delle richieste sia dei prestiti personali sia di quelli finalizzati, a sostegno della ripresa dei consumi”, commenta Simone Capecchi, Executive Director di Crif. “In questo scenario, va sottolineato come il credito stia cambiando pelle, con le nuove tecnologie che stanno favorendo lo sviluppo di nuovi canali distributivi e l’ingresso nel mercato di nuovi player. Le sfide per le aziende di credito stanno oltrepassando i confini abituali per essere al passo con le abitudini dei consumatori, che mutano con ritmi sempre più veloci”.
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