Confcommercio: Negozio fisico ed E-commerce vanno collegati

(Triesteallnews.it) 25 Giugno 2019 Ieri pomeriggio, nella sala conferenze della sede giuliana di Confcommercio, a Trieste, si è tenuto uno dei primissimi seminari dedicati alla scoperta e alla presa di fiducia, da parte dei commercianti, al mondo dell’E-Commerce. In apertura, Antonio Paolettipresidente di Confcommercio-Trieste, ha evidenziato come le nuove tecnologie desktop e mobile stiano mutando in maniera esponenziale lo stile di vita e le abitudini dei consumatori. Nell’ultimo triennio, infatti, un numero sempre più crescente di utenti si sta affidando al Web per acquistare oggettistica e beni di consumo che, fino a pochi anni fa, venivano reperiti nel negozio sotto casa.

Per far fronte a questa consuetudine, senza perdere terreno nei confronti delle ipercompetitive multinazionali dell’E-Commerce(Amazon, Alibaba, Ebay etc…), è necessario che il commerciante dia una profonda rinfrescata al format strutturale e commerciale della sua impresa, che lo possa proiettare nel futuro, permettendogli, al contempo, di restare al passo coi tempi salvaguardando l’istituzione del tradizionale negozio fisico nel centro cittadino.

Ad avvalorare la tesi del presidente Paoletti, ci ha pensato Fabio Fulvioresponsabile dell’area marketing di Confcommercio Italia, il quale ha presentato alcune possibili opzioni da seguire da parte dei gestori di negozi fisici per consolidarsi su un mercato in continua evoluzione, prestando attenzione analitica per alcuni indicatori matematici inerenti alle entrate e alle uscite della propria impresa e a come si presenta esteticamente agli occhi della propria clientela di riferimento; valori e piccoli accorgimenti da non sottovalutare per fare impresa con successo.

Al giorno d’oggi, nel nostro paese, ambizione e adeguata formazione, spesso si rivelano insufficienti per i piccoli e medi imprenditori italiani, pertanto è necessario che la politica riduca loro oneri e fisco, dando vita, il prima possibile, ad una ‘’Web Tax’’ da applicare ai grandi colossi del commercio online sopracitati, riducendo il loro potenziale commerciale a favore di una più sana competizione con i tradizionali protagonisti delle attività distributive.

A riguardo, sono intervenuti l’assessore regionale alle attività produttive, Sergio Bini, che ha garantito lo stanziamento di 12 milioni di fondi regionali da destinare all’innovazione delle imprese, l’assessore al commercio del Comune di Trieste, Serena Tonel, che ha dichiarato il pieno appoggio del municipio ai piccoli e medi imprenditori locali e Manlio Romanelli, vicepresidente vicario di Confcommercio Trieste, il quale ha elencato alcune proposte messe in campo dall’associazione di categoria per formare al meglio i commercianti circa l’uso dell’E-Commerce e scoprire in maniera professionale le reali potenzialità del web in ambito commerciale.

Confcommercio, ha spiegato Romanelli, si impegnerà inoltre a trasmettere competenze utili a migliorare la qualità della vetrinistica, della comunicazione col cliente, degli allestimenti, della disposizione del negozio e dell’immagine di quest’ultimo.

A seguire, Pierluigi Ascanipresidente di Format Research, istituto romano di ricerca e analisi, ha presentato i dati di un sondaggio volto a tratteggiare l’evoluzione del fenomeno E-Commerce in Italia e Friuli Venezia Giulia.
Nel nostro paese, negli ultimi nove anni, gli ‘’Internet Users’’, coloro che hanno la possibilità di accedere a internet, sono cresciuti del 315%; un dato che sa di strabiliante ma che non vale nulla se confrontato con quello degli altri paesi europei, che rilegano l’Italia nelle ultime posizioni della TOP-20.

Nonostante ciò, nel bel paese, tra il 2008 e il 2018, il numero dei negozi tradizionali è sceso di oltre 63.000 unità, mentre le imprese che agiscono via Web sono aumentate da 6.000 a 20.000; una crescita che riguarda anche la nostra regione dove le imprese attive nell’online sono cresciute del 211%Nel 2018, in Italia, l’E-Commerce ha prodotto un valore in acquisti per 27,5 miliardi di euro di cui si stima, circa 4 miliardi derivanti da clientela estera amante del nostrano Made in Italy.

A conclusione dell’evento, Alberto Giorgi, Roberta Maggini, Stefano Ogrisek e Roberto Paganini, imprenditori e commercianti al dettaglio, hanno esposto le loro esperienze sui risultati ottenuti utilizzando l’E-Commerce, i Social Network e le più moderne metodologie nell’ambito della gestione aziendale.

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